Comunicato Stampa

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Grazie, davvero!

Ci sono parole che non bastano mai. Eppure sentiamo che non possiamo chiudere questa quinta edizione di Storie dal Vicolo senza pronunciarne una con forza e con emozione: grazie.

Questo festival è nato quasi per caso, da un bisogno semplice e profondo: riempire un vuoto. All’inizio era solo un modo per combattere la noia, ma in realtà nascondeva un desiderio più grande: portare arte, cultura e attualità nel paese in cui viviamo.

È bastato aprire un cortile, mettere insieme qualche sedia e lasciare che le storie si incontrassero. Così è cominciato un percorso che, passo dopo passo, è cresciuto insieme a noi e alla comunità che lo circonda.

Dal 22 al 24 agosto abbiamo vissuto la prima edizione di tre giorni: la più grande finora, eppure sempre intima, vicina, a misura di paese. Abbiamo scelto un tema che ci appartiene profondamente – Identità Invisibili – perché crediamo che il compito della cultura sia proprio questo: guardare oltre la superficie, ascoltare le voci dimenticate, dare spazio a ciò che spesso resta ai margini. Invisibile non significa inesistente. A volte è proprio nell’invisibile che germogliano le storie più potenti, i legami più veri, i semi di nuove comunità.

Per tre giorni alcuni dei luoghi simbolo di Laconi – il Palazzo Aymerich, il Parco, la Biblioteca comunale – così come Treballu Hub, e alcuni vicoli si sono trasformati in spazi di incontro. È stato bellissimo vedere il centro storico di Laconi di nuovo vivo e pulsante. 

Abbiamo condiviso libri, documentari, laboratori, concerti e performance. 

Abbiamo lasciato che le strade del paese fossero attraversate da nuove forme artistiche, con la mostra diffusa Ispera – Arte nelle vetrine e con la residenza di Ledian Agolli e il suo progetto Paesi senza nome, che hanno intrecciato il vissuto quotidiano con segni e visioni inedite. Grazie agli artisti che con fiducia hanno partecipato a questa prima edizione di Ispera: Maria Oppo, Marco Loi, Ignazio Fulghesu, Manlio Arangino, Roberta Cau, Flavia Andrea Pili, Federico Coni Maestro d’ascia Il Baloccaio, Nawelles La Rosa, Matteo Porcu, Maria Rosa Locci “Rosmunda”, Claudia Testa, Anna Maria Massetti, Maria Letizia Angius, Giorgia Santoro, Anita De Plano. Ma anche a coloro che hanno messo a disposizione le vetrine e finestre: Fausto Fulghesu, La famiglia Melosu, Paride Fulghesu, Manlio Meleddu e cooperativa ZeroCento, Chicco Bertucelli, Bar Menhir, Pasticceria di Raimonda Fulghesu, Roberta Cau. Tutto questo è stato possibile grazie a tutte queste persone.

Grazie agli ospiti e agli artisti (Roberta Vacca, Fabrizio Contini, Claudio Murgia, Fiorenzo Caterini, Francesco Bussalai, Matteo Leone, Annalisa Marchi e Rosanna Lauro di Terra di Canaan, Silvia Truini, Simone Azzu, Martino Corrias, Michele Satta, Paolo D’Ascanio, Michele Sai e Salvatore Careddu del Cuncordu Viadore, Bullfrog), che hanno portato parole, suoni, immagini e idee, regalandoci momenti intensi e indimenticabili. 

Grazie a chi ha tenuto i laboratori: Irio Pusceddu, Dario Cadeddu, Angelica Vidili, Emanuele Demontis, Stefania Sanna, Marco Piras, Andrea Piano e Francesco Laddomada di Sardinia Game Scene. 

Grazie a chi ha portato il proprio ingegno per dare vita al bellissimo Mercatino dal Vicolo  di artigianato e autoproduttori, Giuliana Rais, CouleurZèbre, Claudia Testa, Sofia Secci di Bottega solidale Afric'AMA Collection, Rjo Lab, Selene, Stella ed Erica di Sardinia Sense, Francesca Frongia di Ommo Design, Francesco Coni Maestro d’ascia il Baloccaio, Luigi Pisci del Caffè Letterario Nuova Godot di Isili.

Grazie a chi ha lavorato dietro le quinte: volontari, tecnici, collaboratori, amici e amiche che hanno curato dettagli, ci hanno aiutato a montare palchi, accolto ospiti, risolto imprevisti con sorrisi e pazienza. Senza di voi non avremmo avuto la stessa magia. (Biagio Salaris, Anita Secci, Salvatore Cadeddu, Benedetta Cau, Michele Tuveri, Giorgio Monteverde, Simone Cossu, Angelo Mereu, Giuliano Serra)

Grazie al Comune di Laconi, a FORESTAS, agli sponsor e alle associazioni amiche (Menhir Museum, Proloco Laconi e Il Chioschetto), che ci hanno sostenuto con fiducia. Grazie a chi (come il Coro Polifonico Laconese) ha messo a disposizione spazi, strumenti, tempo ed energie.

Grazie agli amici del Menhir Museum. Non solo perché è stato uno degli spazi che ci ha accolto con estrema generosità, ma perché rappresenta un presidio culturale fondamentale per Laconi e per l’intera isola. Aver intrecciato il festival con il Museo ha significato mettere in dialogo la memoria antica custodita dai menhir con le nuove narrazioni del presente, creando un filo continuo tra radici profonde e sguardi futuri.

Un grazie speciale va a chi ha creduto nel festival attraverso il crowdfunding: ogni singolo contributo, piccolo o grande, ha reso possibile la costruzione di questa edizione. In un tempo in cui spesso la cultura nei piccoli centri fatica a trovare spazio e risorse, il vostro sostegno è stato un atto di coraggio e di fiducia.

E il ringraziamento più grande va a voi, il pubblico. A chi è venuto da vicino e da lontano, a chi si è fermato ad ascoltare, a chi ha posto domande, a chi si è emozionato. Perché siete stati voi a dare senso a ogni incontro, a trasformare un programma scritto sulla carta in un’esperienza viva e condivisa.

Per noi, Storie dal Vicolo non è mai stato un “evento da calendario”: è un percorso nato dal basso, fatto di cura e partecipazione, che cresce insieme alla comunità, è un atto politico che prende posizione soprattutto quando ce n’è più bisogno.

Quest’anno abbiamo compiuto un passo in più: tre giornate, nuove collaborazioni, nuovi linguaggi e nuove voci che hanno portato Laconi a dialogare con realtà più ampie, senza mai perdere la sua dimensione intima.

Portiamo con noi la certezza che la bellezza può nascere anche nei luoghi più piccoli e inattesi, quando c’è chi decide di ascoltare. E mentre chiudiamo questa edizione, sappiamo che le storie non finiscono qui: continueranno a camminare con noi, a trasformarsi, a intrecciarsi ad altre, cercando sempre nuovi modi per incontrarsi ancora.

Con gratitudine e con il cuore pieno,
Le organizzatrici e gli organizzatori di Storie dal Vicolo

Ci sono parole che non bastano mai. Eppure sentiamo che non possiamo chiudere questa quinta edizione di Storie dal Vicolo senza pronunciarne una con forza e con emozione: grazie.

Questo festival è nato quasi per caso, da un bisogno semplice e profondo: riempire un vuoto. All’inizio era solo un modo per combattere la noia, ma in realtà nascondeva un desiderio più grande: portare arte, cultura e attualità nel paese in cui viviamo.

È bastato aprire un cortile, mettere insieme qualche sedia e lasciare che le storie si incontrassero. Così è cominciato un percorso che, passo dopo passo, è cresciuto insieme a noi e alla comunità che lo circonda.

Dal 22 al 24 agosto abbiamo vissuto la prima edizione di tre giorni: la più grande finora, eppure sempre intima, vicina, a misura di paese. Abbiamo scelto un tema che ci appartiene profondamente – Identità Invisibili – perché crediamo che il compito della cultura sia proprio questo: guardare oltre la superficie, ascoltare le voci dimenticate, dare spazio a ciò che spesso resta ai margini. Invisibile non significa inesistente. A volte è proprio nell’invisibile che germogliano le storie più potenti, i legami più veri, i semi di nuove comunità.

Per tre giorni alcuni dei luoghi simbolo di Laconi – il Palazzo Aymerich, il Parco, la Biblioteca comunale – così come Treballu Hub, e alcuni vicoli si sono trasformati in spazi di incontro. È stato bellissimo vedere il centro storico di Laconi di nuovo vivo e pulsante. 

Abbiamo condiviso libri, documentari, laboratori, concerti e performance. 

Abbiamo lasciato che le strade del paese fossero attraversate da nuove forme artistiche, con la mostra diffusa Ispera – Arte nelle vetrine e con la residenza di Ledian Agolli e il suo progetto Paesi senza nome, che hanno intrecciato il vissuto quotidiano con segni e visioni inedite. Grazie agli artisti che con fiducia hanno partecipato a questa prima edizione di Ispera: Maria Oppo, Marco Loi, Ignazio Fulghesu, Manlio Arangino, Roberta Cau, Flavia Andrea Pili, Federico Coni Maestro d’ascia Il Baloccaio, Nawelles La Rosa, Matteo Porcu, Maria Rosa Locci “Rosmunda”, Claudia Testa, Anna Maria Massetti, Maria Letizia Angius, Giorgia Santoro, Anita De Plano. Ma anche a coloro che hanno messo a disposizione le vetrine e finestre: Fausto Fulghesu, La famiglia Melosu, Paride Fulghesu, Manlio Meleddu e cooperativa ZeroCento, Chicco Bertucelli, Bar Menhir, Pasticceria di Raimonda Fulghesu, Roberta Cau. Tutto questo è stato possibile grazie a tutte queste persone.

Grazie agli ospiti e agli artisti (Roberta Vacca, Fabrizio Contini, Claudio Murgia, Fiorenzo Caterini, Francesco Bussalai, Matteo Leone, Annalisa Marchi e Rosanna Lauro di Terra di Canaan, Silvia Truini, Simone Azzu, Martino Corrias, Michele Satta, Paolo D’Ascanio, Michele Sai e Salvatore Careddu del Cuncordu Viadore, Bullfrog), che hanno portato parole, suoni, immagini e idee, regalandoci momenti intensi e indimenticabili. 

Grazie a chi ha tenuto i laboratori: Irio Pusceddu, Dario Cadeddu, Angelica Vidili, Emanuele Demontis, Stefania Sanna, Marco Piras, Andrea Piano e Francesco Laddomada di Sardinia Game Scene. 

Grazie a chi ha portato il proprio ingegno per dare vita al bellissimo Mercatino dal Vicolo  di artigianato e autoproduttori, Giuliana Rais, CouleurZèbre, Claudia Testa, Sofia Secci di Bottega solidale Afric'AMA Collection, Rjo Lab, Selene, Stella ed Erica di Sardinia Sense, Francesca Frongia di Ommo Design, Francesco Coni Maestro d’ascia il Baloccaio, Luigi Pisci del Caffè Letterario Nuova Godot di Isili.

Grazie a chi ha lavorato dietro le quinte: volontari, tecnici, collaboratori, amici e amiche che hanno curato dettagli, ci hanno aiutato a montare palchi, accolto ospiti, risolto imprevisti con sorrisi e pazienza. Senza di voi non avremmo avuto la stessa magia. Biagio Salaris, Anita Secci, Salvatore Cadeddu, Benedetta Cau, Michele Tuveri, Giorgio Monteverde, Simone Cossu, Angelo Mereu, Giuliano Serra

Grazie al Comune di Laconi, a FORESTAS, agli sponsor e alle associazioni amiche Menhir Museum, Proloco Laconi e Il Chioschetto, che ci hanno sostenuto con fiducia. Grazie a chi, come il Coro Polifonico Laconese ha messo a disposizione spazi, strumenti, tempo ed energie.

Grazie agli amici del Menhir Museum. Non solo perché è stato uno degli spazi che ci ha accolto con estrema generosità, ma perché rappresenta un presidio culturale fondamentale per Laconi e per l’intera isola. Aver intrecciato il festival con il Museo ha significato mettere in dialogo la memoria antica custodita dai menhir con le nuove narrazioni del presente, creando un filo continuo tra radici profonde e sguardi futuri.

Un grazie speciale va a chi ha creduto nel festival attraverso il crowdfunding: ogni singolo contributo, piccolo o grande, ha reso possibile la costruzione di questa edizione. In un tempo in cui spesso la cultura nei piccoli centri fatica a trovare spazio e risorse, il vostro sostegno è stato un atto di coraggio e di fiducia.

E il ringraziamento più grande va a voi, il pubblico. A chi è venuto da vicino e da lontano, a chi si è fermato ad ascoltare, a chi ha posto domande, a chi si è emozionato. Perché siete stati voi a dare senso a ogni incontro, a trasformare un programma scritto sulla carta in un’esperienza viva e condivisa.

Per noi, Storie dal Vicolo non è mai stato un “evento da calendario”: è un percorso nato dal basso, fatto di cura e partecipazione, che cresce insieme alla comunità, è un atto politico che prende posizione soprattutto quando ce n’è più bisogno.

Quest’anno abbiamo compiuto un passo in più: tre giornate, nuove collaborazioni, nuovi linguaggi e nuove voci che hanno portato Laconi a dialogare con realtà più ampie, senza mai perdere la sua dimensione intima.

Portiamo con noi la certezza che la bellezza può nascere anche nei luoghi più piccoli e inattesi, quando c’è chi decide di ascoltare. E mentre chiudiamo questa edizione, sappiamo che le storie non finiscono qui: continueranno a camminare con noi, a trasformarsi, a intrecciarsi ad altre, cercando sempre nuovi modi per incontrarsi ancora.

Con gratitudine e con il cuore pieno,

Le organizzatrici e gli organizzatori di Storie dal Vicolo

Il Festival

Il Festival

Il Festival

Il vicolo dove le storie diventano comunità

Storie dal Vicolo è un'occasione d'incontro, una possibilità di riunione, l'opportunità per riconoscersi comunità per mezzo del racconto, la circostanza da cui scaturisce il confronto e la riflessione.

È un festival indipendente nato in un cortile che dà su uno stretto vicolo nel paese di Laconi, dalla necessità di ritrovare legami e di coltivarne di nuovi, cosciente delle sfide che presenta il suo contesto rurale e che ha come obiettivo la creazione di uno spazio in cui la cultura è accessibile a tutt*.

Il tema delle "identità invisibili" rispecchia l'anima di questo progetto che vuole mettere al centro dell'attenzione vicende che faticano ad arrivare nelle piazze dei paesini e che, a dispetto dell'apparente lontananza, mettono in rilievo questioni che riguardano tutt*.

Per la sua quinta edizione getterà il suo sguardo su due luoghi e due popoli le cui storie travagliate sono rimaste nell'ombra, il cui racconto permette di esplorare la complessità e le contraddizioni dell'identità, fatta di appartenenze ed esclusioni, scelte e costrizioni, guadagni e perdite: la Sardegna e la Palestina.

Gli ospiti

Gli ospiti

Gli ospiti

Incontra le voci, le storie e le identità protagoniste del festival

Incontra alcune delle voci e delle storie protagoniste del festival

20+ Ospiti

Scopril* tutt*

Il Programma

Il Programma

Il Programma

Scopri il programma
completo del Festival

Venerdì

22 Agosto 2025

Venerdì

22 Agosto 2025

Venerdì

22 Agosto 2025

10.00-12.00
Biblioteca Comunale

Onde di identità

Laboratorio di pittura sull'acqua con Dario Cadeddu

9.30-18.00
Palazzo Aymerich

Sguardi nascosti

Laboratorio di cinema con il regista e videomaker Irio Pusceddu

18.00-19.00
Treballu Hub

Le storie dal Vicolo

Presentazione e inaugurazione del Festival

19.00-20.00
Treballu Hub

Attraverso l'altro

Incontro sulle identità con Roberta Vacca

21.30-22.30
Palazzo Aymerich

Frontiere dimenticate

Proiezione del documentario "Forgotten Frontiers" (Progetto EUROPE, 2023)
con Fabrizio Contini di Absentia APS

23.00 - 00.30
Treballu Hub

Voce Sommersa

Concerto acustico del cantautore Claudio Murgia

Sabato

23 Agosto 2025

Sabato

23 Agosto 2025

Sabato

23 Agosto 2025

09.30-18.00
Treballu Hub

In-Visibile

Laboratorio di fotografia con Emanuele Demontis

10.00
Palazzo Aymerich

Intrecci di pasta e cultura

Laboratorio di culurgiones con Angelica Vidili (@culur_girasole)

10.30-11.15
Palazzo Aymerich

Pezzettini di identità

Laboratorio esperenziale e creativo per bambini e bambine con Stefania Sanna

Laboratorio esperenziale e creativo per bambini e bambine con Stefania Sanna

15.30 - 17.30
Palazzo Aymerich

Intrecci di pasta e cultura

Laboratorio di culurgiones con Angelica Vidili (@culur_girasole)

SOLD OUT

17.30-19.30
Parco Aymerich

Legno, colpa e silenzio

Presentazione del libro "Colpi di scure e sensi di colpa - Storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi" (Carlo Delfino Editore, 2024)

Con l'autore Fiorenzo Caterini

21.30-23.00
Palazzo Aymerich

Radici in ombra

Proiezione del film "Arbores" con Francesco Bussalai (TerraTrema Film, Cuccurucu Nigheddu, 2021)

23.00-00.30
Palazzo Aymerich

Lingua di mare

Concerto acustico di Matteo Leone

Domenica

24 Agosto 2025

Domenica

24 Agosto 2025

Domenica

24 Agosto 2025

10.30-12.30
Palazzo Aymerich

Cantos, resistènzia, identitade

Laboratorio ludico di lingua sarda con Marco Piras

15.00-19.00
Palazzo Aymerich

Play to start - Creare è un gioco

Laboratorio di gamedesign a cura di Sardinia Game Scene

18.30-20.00
Palazzo Aymerich

Resistere creando

Incontro e proiezioni sul ricamo e le donne in Palestina
Con Rosanna Lauro e Annalisa Marchi di Terra di Canaan

21.30-22.30
Palazzo Aymerich

Tracce contese

Incontro sull'appropriazione israeliana della sotira, memoria e terra palestinese
Con l'archeologa. Silvia Truini

23.00 - 23.30
Palazzo Aymerich

Serrados a Muru

Regia, drammaturgia e testi poetici di Simone Azzu
Musiche e suoni di Martino Corrias
con il Cuncordu "Su Viadore" (Michele Satta, Paolo D'Ascanio, Michele Sai, Salvatore Careddu)

04.30-05.30 PM
TBA

Frequenze Marginali

Selezione di vinili dal mondo con Bullfrog

Chi ci supporta

Chi ci supporta

Chi ci supporta

Partner e sponsor

Domande e risposte

Domande e risposte

Domande e risposte

Cosa sapere prima di vivere l’esperienza di Storie dal Vicolo

Dove si svolge il festival?

Quando si svolge?

Il festival è a pagamento?

Come posso iscrivermi ai laboratori?

A chi è rivolto il festival?

Dove posso dormire a Laconi?

È previsto un servizio pasti?

Come arrivo a Laconi?

Come posso contribuire al festival?

Dove si svolge il festival?

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Il festival è a pagamento?

Come posso iscrivermi ai laboratori?

A chi è rivolto il festival?

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Come arrivo a Laconi?

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La mostra

La mostra

La mostra

Ispéra: l'arte nelle vetrine

Dall'8 al 24 agosto 2025 | Mostra diffusa nel centro storico

Per due settimane, il centro di Laconi si trasforma in un percorso espositivo a cielo aperto: vetrine, finestre e angoli del paese ospitano le opere di più di 15 tra artiste, artisti e creativi che hanno deciso di credere in questa idea.

L’arte esce dalle gallerie e incontra le persone là dove vivono, abitano, camminano. Le case si aprono, il paese si fa spazio condiviso, e le “Identità Invisibili”, tema di questa edizione, prendono forma tra le crepe della quotidianità, rivelando storie, prospettive e corpi spesso esclusi dalla narrazione dominante.