PROGRAMMA
Scopri il programma completo dei tre giorni di Festival
10.00-12.00
Biblioteca Comunale
Onde di identità
Laboratorio di pittura sull'acqua con Dario Cadeddu
Un minicorso dedicato a bambini, genitori e nonni per scoprire la magia della pittura sull'acqua, un'antica tecnica artistica ispirata all’arte Ebru. I partecipanti impareranno a far galleggiare i colori su una speciale superficie liquida, creando motivi unici da trasferire su carta. Un’attività creativa, rilassante e accessibile a tutti.
Posti limitati!
9.30-18.00
Treballu Hub
Sguardi nascosti
Laboratorio di cinema con il regista e videomaker Irio Pusceddu
Un laboratorio aperto a tuttə per avvicinarsi al mondo del videomaking e scoprire come raccontare una storia attraverso le immagini. Dalle basi della ripresa con lo smartphone al montaggio, i partecipanti sperimenteranno ogni fase della creazione di un mini-video, imparando tecniche semplici ma efficaci per dare forma alle proprie idee. Un’occasione pratica, creativa e accessibile per mettersi dietro la camera e iniziare a guardare con occhi nuovi.
Posti limitati!
18.00-19.00
Treballu Hub
Le storie dal Vicolo
Presentazione e inaugurazione del Festival
19.00-20.00
Treballu Hub
Attraverso l'altro
Incontro sulle identità con Roberta Vacca
21.30-22.30
Palazzo Aymerich (ingresso Via Roma)
Frontiere dimenticate
Proiezione del docufilm "Forgotten Frontiers" di Absentia (EUROPE Project, 2022)
Un viaggio tra le periferie d’Europa per raccontare le sfide e la forza delle comunità rurali. Forgotten Frontiers esplora luoghi remoti come Stintino, i fiordi islandesi, Madeira e Gran Canaria, mostrando come l’isolamento possa diventare motore di innovazione, resilienza e nuovi legami. Un documentario che accende i riflettori su chi, ogni giorno, resiste e costruisce futuro.
Con Fabrizio Contini (Absentia APS) dialoga Carlo Coni
23.00-00.30
Treballu Hub
Voce Sommersa
Concerto acustico di Claudio Murgia
Claudio Murgia è un cantautore abbasantese e frontman dei TeeDoo, Porta sul palco un mix di suoni e suggestioni dove la contaminazione è tutto: cantautorato italiano, folk, indie, funky, e pop.
Le sue canzoni nascono dal bisogno di dare forma alle emozioni, trasformando sensazioni in parole e parole in musica. Per “Storie dal Vicolo” si esibirà in una versione più intima, chitarra e voce, lasciando emergere quel suo equilibrio unico tra razionalità scientifica e fascinazione emotiva.
09.30-18.00
Treballu Hub
In-visibile
Laboratorio di fotografia con Emanuele Demontis
Un laboratorio aperto a tuttə, pensato per chi desidera avvicinarsi alla fotografia in modo semplice, curioso e creativo.
Guidati dal fotografo Emanuele Demontis, i partecipanti esploreranno il centro storico di Laconi con uno sguardo nuovo, tra luce, composizione e piccoli dettagli da portare alla luce.
Un’occasione per rallentare, osservare e raccontare il reale attraverso le immagini – anche con lo smartphone. Nessuna esperienza richiesta, solo voglia di guardare meglio.
Posti limitati!
10.00
Palazzo Aymerich
Intrecci di pasta e cultura
Laboratorio sui culurgiones con Angelica (@culur_girasole)
Un laboratorio aperto a tuttə, dove le mani impastano storie e il cibo diventa ponte tra culture.
Guidati da Angelica Vidili, cuoca per passione e voce della sua terra, prepareremo insieme i culurgirasoli – un intreccio di culurgiones, za’atar e tartufo di Laconi.
Un gesto antico che parla di Sardegna, Palestina e libertà.
Si cucina, si riflette, si condivide. Perché anche una ricetta può farsi memoria, resistenza e speranza.
Un incontro senza barriere, per chi ha voglia di intrecciare sapori e storie.
Posti limitati
10.30-11.15
Palazzo Aymerich
Pezzettini d'identità
Laboratorio esperenziale e creativo per bambini e bambine con Stefania Sanna
Attraverso un approccio esperenziale e adatto all'età, verrà affrontato il tema dell'appartenenza e dell'identità.
L'intento è quello di accompagnare i partecipanti nella comprensione di questi concetti e offrirgli una chiave di lettura per interpretare le esperienze vissute durante tutto il festival.
Posti limitati
17.30-19.30
Parco Aymerich - (Zona Chioschetto)
Legno, colpa e silenzio
Presentazione del libro "Colpi di scure e sensi di colpa. Storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi" di Fiorenzo Caterini (Carlo Delfino Editore, 2024)
21.3o-23.00
Palazzo Aymerich
Radici in ombra
Proiezione del film "Arbores" di Francesco Bussalai (TerraTrema Film, Cuccurucu Nigheddu, 2021)
23.00-0.30
Treballu Hub
Lingua di mare
Concerto acustico di Matteo Leone
10.30-12.30
Palazzo Aymerich
Cantos, resistènzia, identitade
Laboratorio ludico di lingua sarda con Marco Piras
Un laboratorio aperto a tuttə per riscoprire, giocando, la nostra identità linguistica. Attraverso attività semplici e divertenti, rifletteremo sull’importanza del sardo oggi e impareremo a creare mutetus a trallallera, forma poetica tradizionale e canto collettivo di denuncia, memoria e resistenza.
Insieme ne scriveremo uno dedicato alla lotta del popolo palestinese, intrecciando voci, suoni e parole in un atto di solidarietà cantata tra Sardegna e Palestina.
Prenotazione Necessaria
15.00-19.00
Palazzo Aymerich
Play to Start - Creare è un gioco
Laboratorio di game design con Sardinia Game Scene
Un laboratorio per scoprire come nasce un gioco… giocando: con Andrea Piano e Francesco Laddomada di Sardinia Game Scene.
Insieme proveremo giochi da tavolo, li modificheremo, e capiremo come si inventano nuove regole per creare qualcosa di originale e divertente. Passo dopo passo, impareremo le basi del game design: come si costruisce un gioco, perché alcune regole funzionano e altre no, e come si può trasformare un’idea in un gioco vero e proprio.
Un’attività aperta a tuttə, dove ci si diverte, si sperimenta e si impara creando. Perché anche inventare giochi è un gioco!
Prenotazione Necessaria
18.30-20.00
Palazzo Aymerich
Resistere Creando
Incontro e proiezioni sul ricamo e le donne in Palestina con Rosanna Lauro e Annalisa Marchi di Terra di Canaan
L'incontro con Rosanna Lauro e Annalisa Marchi di Terra di Canaan sarà un momento di approfondimento dedicato alla tradizione del ricamo palestinese (Tatreez) e al ruolo che le donne hanno nel custodirla e tramandarla.
Il ricamo, con i suoi motivi geometrici e floreali, racconta storie di provenienza, sogni e aspirazioni, diventando un potente linguaggio non verbale e un mezzo di resistenza culturale. Questa arte, sopravvissuta alla Nakba del 1948 e alle difficoltà imposte dall’occupazione, è oggi un elemento centrale nella conservazione dell’identità palestinese.
Durante l’incontro proietteremo un video che mostra la bellezza e il significato profondo di questa tradizione, e un secondo filmato che racconta il lavoro di Terra di Canaan, progetto che unisce artigianato e solidarietà, sostenendo le comunità e le donne palestinesi attraverso la valorizzazione delle loro competenze.
Un’occasione per ascoltare storie, scoprire simboli e significati nascosti nei ricami, e comprendere come, da un filo, possa nascere resistenza.
21.30-22.30
Palazzo Aymerich
Tracce Contese
Incontro sull'appropriazione israeliana della storia, memoria e terra palestinese con l'Archeologa Silvia Truini
Nel suo ultimo report, Francesca Albanese ha dichiarato che l'archeologia in Palestina è una parte integrante del genocidio in corso. Questo incontro offre una panoramica di come l'archeologia è sempre stata parte integrante del progetto coloniale Europeo e Sionista in Palestina, dalla metà dell' ottocento fino ai giorni nostri.
22.30-23.30
Palazzo Aymerich
Serrados a muru
Regia, drammaturgia e testi poetici di Simone Azzu
musiche e suoni di Martino Corrias
con il Cuncordu Viadore (Michele Satta, Paolo D'Ascanio, Michele Sai, Salvatore Careddu)
Produzione: SHIP e Compagnia Meridiano Zero
Quattro voci in un coro a cuncordu composto da Salvatore Careddu, Paolo D’Ascanio, Michele Sai e Giovanni Michele Satta, che attinge ai repertori del Nord Sardegna e li porta in dialogo con l’elettronica di Martino Corrias e i testi politici di Simone Azzu. Un incontro che non cerca la fusione, ma l’attrito creativo tra mondi: le voci si espandono, si deformano, si fanno materia viva nel paesaggio sonoro, mentre l’elettronica lavora per sottrazione, stratificazione, distorsione. Un esperimento che esplora le possibilità del canto arcaico quando incontra il presente più aperto e instabile. Voci e suoni si cercano, si intrecciano, si scontrano. E nelle crepe che si aprono, qualcosa cambia forma.
Il “Testo in Divenire” di Azzu è in fase di scrittura da pochi giorni dopo i fatti del 7 ottobre 2023: in un processo creativo in divenire, il testo poetico, in versi e metro, continua nella scrittura rispettando i fatti di colonialismo, invasione e genocidio in terra palestinese.
